
Giovedì 9 marzo l’Antitrust si è espressa a favore della fusione Espresso-Itedi, imponendo però alcune condizioni da rispettare: il gruppo che edita Repubblica dovrà cedere a terzi il compito della raccolta pubblicitaria per le province di Genova e Torino, con il conseguente ritiro della concessionaria Manzoni (interna al gruppo Espresso) dalle due province.
In un articolo sul tema pubblicato sul sito di Repubblica, si legge che “nelle proprie valutazioni l'Autorità ha preso in considerazione, oltre alle quote di mercato, la presenza di operatori alternativi al gruppo editoriale l'Espresso e Italiana editrice, le caratteristiche degli stessi, il potere di mercato detenuto dagli inserzionisti locali, l'andamento dei prezzi praticati dal gruppo editoriale l'Espresso e da Italiana editrice per le inserzioni pubblicitarie, la pressione concorrenziale esercitata da mezzi di comunicazione alternativi ai quotidiani nonché la possibilità che nuovi operatori entrino nei mercati locali della raccolta pubblicitaria sui quotidiani nelle province di Genova e Torino". Il comunicato stampa ufficiale Agcm, sentenzia che l’analisi sull’operazione ha permesso di concludere che l’operazione “avrebbe portato alla costituzione di monopolio o di un quasi monopolio nei mercati della raccolta pubblicitaria locale sui quotidiani nelle province di Genova e Torino; ciò avrebbe determinato un rafforzamento della posizione dominante che Italiana Editrice già detiene nei suddetti mercati con un sostanziale e durevole pregiudizio delle dinamiche competitive”. E ancora: “le modalità operative previste per lo svolgimento dell’attività non contengono limitazioni concernenti le politiche di prezzo che la concessionaria dovrà applicare ai clienti inserzionisti. La durata della concessione prevista è di cinque anni in ragione del trend decrescente della raccolta pubblicitaria sui quotidiani rispetto a quella sul web”. “Alla luce del fatto che i mercati della raccolta pubblicitaria locale sui quotidiani nelle province di Genova e Torino attraversano una fase evolutiva, GELE si riserva di richiedere la revisione delle misure al verificarsi di mutamenti sostanziali della situazione di mercato”. Pertanto, prima o dopo il termine previsto, il nuovo polo editoriale potrà valutare eventuali cambiamenti in materia di concessionarie. Nel frattempo, Publikompass (concessionaria interna ad Itedi) continuerà il suo operato sia per la Stampa che per il Secolo XIX. Ancora nessuna decisione definitiva, invece, da parte di Agcom, il cui compito è quello di verificare il rispetto del 20% della somma di tutte le tirature nazionali. Il responso, tuttavia, non dovrebbe tardare ad arrivare dato che il termine ultimo per le editrici coinvolte nella fusione per comunicare i propri dati relativi al 2016 è scaduto lo scorso 15 febbraio. (L.M. per NL)
13/03/2017 12:47