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Il Consiglio UE ha dato il suo ok per la liberazione della banda 700 MHz in favore degli operatori telco in vista dello sviluppo delle reti mobili di quinta generazione, rendendo di fatto ufficiale l’accordo dello scorso 14 dicembre siglato con il Parlamento europeo.
I paesi europei saranno dunque tenuti a liberare le frequenze della banda 700 MHz in modo da metterle a disposizione delle connessioni a banda larga entro il 30/06/2020; assecondando le richiesti di alcuni paesi (fra cui l’Italia) è inoltre prevista la possibilità di una proroga di massimo due anni (dunque fino al 30/06/2022) del termine, ma solo per quelle nazioni che siano in grado di fornire un’adeguata giustificazione al ritardo, come problematiche interferenziali o finanziarie. Il primo termine fissato sulla tabella di marcia è per la fine del 2017, quando tutti i paesi dell’Unione dovranno aver firmato gli accordi di coordinamento dello spettro e aver risolto tutte le problematiche interferenziali con i paesi di confine; inoltre, entro giugno 2018, bisognerà presentare una roadmap che descriva l’iter che porterà alla conclusione del processo di riassegnazione delle frequenze. (E.V. per NL)
23/01/2017 14:51