
YouTube si è lanciata nel mondo dello streaming tv a pagamento (SVOD) e sembra intenzionata a fare le scarpe alle concorrenti, Netflix e Direct tv su tutte.
Come convincere gli utenti della più grande piattaforma di videosharing, che per definizione è gratuita, a pagare? Google ci prova con YouTube TV, a breve disponibile negli USA che si autoproclama come “tv pensata per la YouTube Generation”, rivolgendosi –dunque – ad un target giovane come dichiarato dall’ AD Susan Wojcicki. Il pacchetto, al costo di 35 dollari al mese e senza vincoli temporali di abbonamento, offre i contenuti di circa 40 canali, puntando soprattutto a notiziari (ABC, CBS), sport e talk show, ed include YouTube Red – servizio a pagamento che consente di guardare video senza pubblicità, contenuti in esclusiva (gli “Originals”), utilizzare YouTube Music e Gaming. Ogni account può registrare fino a 6 dispositivi tra tv, smartphone e tablet sia con sistema iOS sia Android ed utilizzarne 3 contemporaneamente: questo significa che il costo, già dimezzato rispetto a quello della tv via cavo statunitense, può essere ripartito tra più persone o famiglie. Fin qui nulla di nuovo: da Netflix in poi, tutte le tv online hanno fondato il proprio business su abbonamenti senza vincoli contrattuali e la possibilità di sharing. La forza e novità di YouTube TV sta nella tecnologia Google, che soffre davvero pochi paragoni: con Google Chromecast è possibile utilizzare lo schermo della tv per guardare lo stream, anche se questa non è “smart”; la ricerca dei contenuti, poi, replicherà il meccanismo delle “parole chiave” classico del motore di ricerca creando un’aggregazione di contenuti nuova, auspicabilmente più user-friendly. La novità più grande è il Cloud DVR, sistema di storage che consentirà di registrare più programmi contemporaneamente, conservarli in un archivio digitale (il cloud, appunto) senza affaticare la memoria del dispositivo per un tempo ragionevolmente lungo (9 mesi) e poi guardarli ovunque, anche offline. (V.D. per NL)
03/03/2017 09:32