Quando però mi è stata recapitata in ufficio una copia de "
Ti ricordi quella sera?", il libro dedicato all'avventura di Telealtomilanese (TAM) ed Antenna 3 Lombardia dal fondatore delle stesse,
Renzo Villa (con la collaborazione della figlia Roberta), essa ha attirato immediatamente la mia attenzione. Un po' per l'inusuale formato (31.5 x 31,5 cm), un po' per le bellissime foto (perlopiù inedite) contenute; ma soprattutto per la scrittura appassionata e coinvolgente - ma non per questo non scorrevole - dell'autore. Una prosa grondante di passione e di infinito amore per quelle esperienze, per quei momenti vissuti in maniera impetuosa come l'evolversi spasmodico degli eventi imponeva. Un libro dove trovano spazio spensieratezza e tragedia, con i tanti richiami visivi e di contenuto alla vicenda di Enzo Tortora, al quale
Renzo Villa non aveva mai, nemmeno per un istante, negato il proprio pieno ed incondizionato sostegno, anche quando in molti dubitavano della sua buona fede in una delle più brutte pagine giudiziarie del nostro paese. Non ho conosciuto di persona
Villa, pur lavorando (in tempi diversi, separandoci una generazione abbondante) letteralmente a due passi di distanza. Ricordo però, da ragazzino, quando, con mio padre, fui tra l'immenso pubblico in studio in una puntata de La Bustarella (recuperare i biglietti per parteciparvi non era impresa da poco): per me, che assistevo con smania partecipativa al nascente mondo radiotelevisivo indipendente, era un'occasione più unica che rara per toccare con mano quelle onde così libere da essere quasi inafferrabili. Rivedere quegli studi come erano allora ha riportato alla mia memoria piacevoli ricordi, come quasi sempre sono quelli preadolescenziali. E' veramente un bel libro, quello scritto da
Renzo Villa. (M.L. per NL)