Editoria. Gruppo 24 Ore: ricavi consolidati 2015 a 325 mln (+4%); raccolta pubblicitaria a +11,2%

Ricavi consolidati pari a 325 milioni di euro, in crescita di 12,6 milioni di euro, per un progresso del 4%; tutto in continu­ità con la positiva dinamica iniziata nel 2014, grazie alla scelta strategica implementata di creare un sistema multimediale con una filiera di nuo­vi quotidiani digitali specializzati, pienamente integrati con il Sole 24 Ore, che determinano una cresci­ta dei ricavi da contenuti informati­vi digitali ad alta redditività.

In cre­scita anche la raccolta pubblicitaria (+11,2%) e la formazione (+14,2%), mentre l’area cultura è in linea (+1,5%). Sono questi alcuni degli elementi principali che contraddi­stinguono il bilancio 2015 del Grup­po Il Sole 24 Ore, approvato ieri dal Consiglio di Amministrazione, pre­sieduto da Benito Benedini. I rica­vi digitali da contenuto informativo confermano il trend positivo degli ultimi anni e aumentano di 5,7 mi­lioni di euro, pari all’8,2% rispetto al 2014, interamente dovuto alla cre­scita del sistema multimediale del Sole e dei quotidiani verticali colle­gati. In particolare, la crescita dei ri­cavi digitali da contenuto informa­tivo del quotidiano Il Sole 24 Ore e dei quotidiani verticali è stata pari a 8,4 milioni, con un incremento del 45%. Si consolida, inoltre, il supera­mento dei ricavi digitali sui ricavi da contenuto in versione cartacea, at­testando la componente digitale al 55% del totale, rispetto al 47% del 2014. I ricavi digitali complessivi del gruppo ammontano a 106,7 milio­ni di euro e sono pari al 32,8% del totale dei ricavi (erano pari al 30,7% nel 2014) in incremento dell’11,2% rispetto al 2014. Il quotidiano Il Sole 24 Ore si confer­ma, nel 2015, il primo quotidiano di­gitale con circa 218 mila copie digitali medie (+18,5% verso il 2014) e il se­condo quotidiano nazionale per dif­fusioni complessive (carta+digitale) con un valore medio di circa 375 mila copie complessive (+2,2% vs 2014), un dato in controtendenza ri­spetto al mercato (-5,6%) che riflette il rilevante risultato delle vendite del quotidiano Il Sole 24 Ore e dei quo­tidiani verticali, e il successo conse­guente nell’attuazione della scelta editoriale di convertire gli abbona­menti domiciliati edicola in abbona­menti digitali. A completamento del sistema Sole, alle copie cartacee e di­gitali si aggiungono gli oltre 36.000 abbonamenti de IlSole24ore.com, da tre anni in paywall. Intanto, la rac­colta pubblicitaria è stata pari a 126,7 milioni di euro, in crescita dell’11,2% rispetto al 2014 e si confronta con un mercato di riferimento in calo del 2,2%, realizzando un risultato in to­tale controtendenza nel settore me­dia. L’autorevolezza del Sole 24 Ore e del brand, il miglioramento quali­tativo e quantitativo dei contenuti informativi su carta, digitale e radio hanno consentito di incrementa­re i prezzi dell’offerta pubblicitaria e hanno sostenuto il forte incremen­to dei ricavi pubblicitari, nonostante il calo del mercato. Tutti i mezzi re­alizzano risultati migliori del merca­to: Radio24 (+18,2% verso mercato +8,8%), stampa (+9,4% verso merca­to in calo del 5,7%), online (+11,2% verso -0,7% mercato). Il quotidiano Il Sole 24 Ore chiude il 2015 in crescita del 2,1%, in controtendenza rispetto al mercato dei quotidiani, in calo del 6,6% secondo i dati Nielsen del pe­riodo gennaio-dicembre 2015. Radio 24 si conferma stabilmente alla nona posizione nel ranking ascolto giorno medio, sia sull’anno che nel secondo semestre 2015 con 1.974.000 ascol­tatori nel giorno medio. Nell’ultimo trimestre 2015, gli ascoltatori dal lu­nedì al venerdì sono 2.295.000, dato più alto degli ultimi due anni, in cre­scita del 6,5% rispetto allo stesso pe­riodo del 2014. In particolare, la do­menica si è registrato un incremento del 18% rispetto al trimestre prece­dente grazie alle novità introdotte nel palinsesto, in base ai dati Radio­Monitor di GFK Eurisko. Nel 2015 Ra­dio 24 ha contribuito con un risul­tato ampiamente positivo all’ebitda ottenuto dal gruppo. I ricavi dell’Area Formazione ed Even­ti sono in crescita di 4,1 milioni di euro, pari al +14,2% e si attestano a 33 milioni di euro. La crescita è dovu­ta al buon andamento della Business School, che nel 2015 rileva una cre­scita sia nel numero delle iniziative realizzate che dei partecipanti, in aula e online, in particolare nei Master di specializzazione e Executive Master. In crescita anche i prodotti Annual ed Eventi, grazie all’aumento delle iniziative realizzate. L’ebitda dell’Area Formazione ed eventi aumenta da 3,2 milioni di euro del 2014 a 5,2 mi­lioni di euro nel 2015 (+61,7%). L’Area Cultura registra ricavi in crescita di 0,3 milioni di euro e si attestano a 19,8 milioni di euro, pari all’1,5% rispetto al precedente esercizio. Le costan­ti azioni di contenimento attuate su tutte le voci di costo, unitamente al progredire della migrazione di tutte le attività del gruppo al digitale, han­no consentito di ottenere significativi risparmi. In particolare, diminuiscono costi per materie prime (-13,6%), co­sti di distribuzione (-9,6%). I costi cor­porate sono in calo di 4,9 milioni di euro (-10,9%) rispetto al 2014. Le ti­pologie di costo in aumento sono di­rettamente correlate alla crescita dei ricavi (costi di vendita, competenze pubblicitarie editori terzi e costi rela­tivi all’area formazione). Tornando a elementi di natura finan­ziaria, il margine operativo lordo (ebi­tda) è positivo per 0,9 milioni di euro (-10,7 milioni di euro nel 2014) con un miglioramento di 11,6 milioni di euro. Un risultato ottenuto grazie alla crescita dei ricavi, alla costante atten­zione al contenimento dei costi ope­rativi delle funzioni corporate, agli ef­fetti della riorganizzazione di alcune aree di business che ha permesso di compensare l’incremento dei costi correlati alla crescita degli stessi rica­vi. Il margine operativo lordo (ebitda) dell’Editrice, positivo per 5,6 milio­ni di euro, è in miglioramento di 4,7 milioni di euro e si confronta con ri­sultato pari a 0,8 milioni di euro del 2014, confermando le dinamiche già emerse nel corso dell’esercizio, legate alle scelte editoriali innovative multi­mediali, al miglioramento qualitativo che ha anche contribuito all’ottima performance della raccolta pubbli­citaria, unitamente al contenimento dei costi e all’efficienza dei processi. Il risultato operativo (ebit), in miglio­ramento di 11,5 milioni rispetto al 2014 è negativo per 14,3 milioni di euro e si confronta con un ebit nega­tivo di 25,8 milioni di euro nel 2014 (+44,6%). Il risultato ante imposte è pari a 16 milioni di euro, in migliora­mento di 11 milioni di euro. Il risulta­to netto, pari a -24 milioni di euro, in­clude imposte sul reddito negative pari a 8,1 milioni di euro e si confron­ta con un risultato negativo di 9,8 mi­lioni di euro del 2014 che beneficiava della plusvalenza netta realizzata dal­la vendita dell’area Software, pari a 20 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è nega­tiva per 26,8 milioni di euro e si con­fronta con un valore di +2,2 milioni di euro al 31 dicembre 2014 (era pari a -48,6 milioni di euro al 31 dicem­bre 2013) che beneficiava dell’incas­so della cessione dell’area Software avvenuta nel maggio 2014. Il flusso di cassa dell’attività operativa miglio­ra di 14,7 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Incidono posi­tivamente, rispetto al 2014, il miglio­ramento della redditività e il minore assorbimento del capitale circolante netto. E proprio l’assorbimento di li­quidità è attribuibile principalmen­te agli investimenti e alle uscite per oneri non ricorrenti. Il presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini, commenta così l’esito del bilancio: “Il ritorno a un margine operativo lor­do positivo già nel 2015, e cioè con un anno di anticipo rispetto ai piani e agli impegni che ho preso quando sono diventato presidente di questo gruppo, è per me motivo di gran­de soddisfazione e orgoglio. Così come sono estremamente soddi­sfatto dell’andamento dei ricavi, dei risultati della diffusione del quotidia­no, della raccolta pubblicitaria, del­la crescita di Radio 24, del successo evidente della nostra business scho­ol. Per me – ha continuato Benedini – significa che in questi anni si è raf­forzata una squadra vitale e vincen­te che ha rimesso in moto una mac­china straordinaria caratterizzata da grandi competenze. Se guardo al 2013 non posso che congratularmi con la squadra: i ricavi sono cresciu­ti, l’indebitamento è stato abbattuto e resta agiatamente dentro i cove­nants, cosa che non tutte le socie­tà riescono a rispettare; è stato fatto un ottimo lavoro sul contenimento e la razionalizzazione dei costi. Ma so­prattutto abbiamo realizzato un si­stema multimediale che ha consen­tito al Sole 24 Ore di conseguire una crescita unica sul mercato di ricavi digitali da contenuto informativo”. L’analisi di Benedini affronta anche uno scenario più generale: “L’inno­vazione che abbiamo attuato con il quotidiano e la sua filiera di do­dici quotidiani digitali specializzati, unita alla scelta vincente di un sito paywall, ha determinato un raffor­zamento decisivo in termini di an­damento corrente del giornale e ha contribuito alla performance netta­mente controcorrente della raccol­ta pubblicitaria. Il successo del si­stema multimediale Sole, che ne fa il primo quotidiano digitale italia­no, e i suoi ricavi a elevata margina­lità, in netta controtendenza rispet­to al mercato, uniti all’eccezionale andamento della pubblicità e all’in­cisiva azione dell’azienda nel conte­nimento dei costi diretti e operativi, fa in modo che non si bruci più cassa come una volta. Ma, al contrario, se ne generi. Voglio dare atto del gran­de lavoro realizzato dal nostro diret­tore editoriale, Roberto Napoletano: è un direttore straordinario e infati­cabile. Ha dimostrato capacità creati­va e innovativa, ideando un sistema multimediale unico in Europa e Usa. L’altra artefice dei risultati raggiun­ti è Donatella Treu, l’amministratore delegato: grande capacità nel crea­re la squadra, si è dedicata a questo gruppo come poche persone ho vi­sto nella mia vita da imprenditore. In definitiva, sono molto soddisfatto di aver legato il mio impegno al rilancio strutturale del Gruppo 24 Ore. Siamo a tre quarti del percorso e abbiamo l’ultimo miglio da coprire, notoria­mente quello più difficile, proprio nell’anno in cui festeggiamo i nostri 150 anni. E’ necessario continuare su questa strada singolarmente e come gruppo: il brand Sole 24 Ore è fortis­simo e ha ancora tante potenzialità da esprimere”. Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, i vertici del gruppo tengono conto di una si­tuazione economica in lieve miglio­ramento, con un Pil 2015 in incre­mento dello 0,8% rispetto al 2014. Le attese per il 2016 prevedono per l’Italia una ripresa dell’economia, con una crescita del Pil dell’1,4%, secon­do quanto prevede il Centro Stu­di di Confindustria. Il trend del mer­cato pubblicitario, nel 2015, è stato ancora in flessione, con effetti diffe­renti sui diversi mezzi. Le previsio­ni del mercato pubblicitario per il 2016 sono, allo stato attuale, anco­ra piuttosto incerte e confermano un calo della raccolta pubblicitaria su quotidiani e periodici. L’evoluzio­ne della raccolta pubblicitaria per il gruppo, tuttavia, è stata positiva e in controtendenza rispetto al mer­cato su tutti i mezzi, stampa, radio e internet. Il primo bimestre del 2016 sembra confermare questa tenden­za. Il gruppo continua a persegui­re attività volte all’ottimizzazione dei processi e alla riduzione dei co­sti, a rafforzare e ampliare le iniziati­ve commerciali e continuerà a foca­lizzarsi su azioni volte all’incremento dei ricavi. Il settore editoriale sta re­gistrando mutamenti di carattere tecnologico e strutturale. I principa­li operatori dell’editoria stanno am­pliando l’offerta digitale, rendendo­la maggiormente fruibile. (E.G. per NL)

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