Internet: torna a crescere lo spam, guadagni enormi. A fine 2008 percentuale su totale scesa al 50%; adesso è al 79%

(Franco Abruzzo.it) – Tra una pubblicità di quella particolare medicina miracolosa e gli occhieggiamenti delle varie Ludmille e Aline dell’Est europeo disponibili subito per fidanzamenti e matrimoni, lo spam, cioè la posta elettronica-spazzatura, ormai soffoca le caselle e-mail di tutto il mondo. Negli ultimi mesi lo spamming, che ormai non è più solo una seccatura ma un problema che sta seriamente mettendo in difficoltà le comunicazioni elettroniche, sembrava in diminuzione. Ma i dati più recenti indicano invece che ha ripreso forza più che mai. In queste ultime settimane, infatti, questa forma di pedaggio da pagare al progresso elettronico e digitale è tornato a crescere, nonostante il brutto colpo ricevuto lo scorso 11 novembre, quando furono esclusero dalle attività on-line la società McColo, con sede a San Jose, sul banco degli accusati anche per attività illegali come la diffusione di materiale pedopornografico. spamming - Internet: torna a crescere lo spam, guadagni enormi. A fine 2008 percentuale su totale scesa al 50%; adesso è al 79%Un rapporto diffuso di recente dalla Symantec, società impegnata nella sicurezza informatica, dice che dall’inizio del 2009 i livelli di spam sono tornati a crescere, totalizzando il 79% di tutte le e-mail spedite a livello mondiale. Erano scesi addirittura al 50% dopo l’eliminazione di McColo. Il dato è da collegare agli enormi guadagni possibili: una sola campagna di spamming sui farmaci, in particolare quelli per le disfunzioni sessuali, può rendere circa 7.000 dollari al giorno, con ricavi annuali che possono raggiungere anche i 3,5 milioni di dollari. Da dove viene tutto questo materiale, compagno non proprio piacevole del quarto d’ora iniziale di ogni giornata lavorativa, un tempo dilatato a dismisura quando si torna dalle ferie? E quali sono le categorie per una possibile classificazione di questa invasione di messaggi? Gli Stati Uniti sono la nazione che detiene l«’onore» del primo posto in quanto a origine dello spam, con il 23%, anche se in discesa di tre punti percentuali rispetto allo studio di tre mesi prima, cioè dell’ottobre 2008. Il Brasile è salito al secondo posto, con il 10%. La Cina e l’India hanno conservato rispettivamente il terzo e quarto posto, con il 7 e il 4% del totale. Colombia e Argentina sono entrate nella top ten di questi paesi «moderni untori». Non è un caso trovare ai primi posti di questa classifica paesi del cosiddetto «Bric» (Brasile, Russia, India e Cina), in forte crescita economica e controlli sulla sicurezza non inappuntabili. Quanto alle categorie, rispetto alla ricerca precedente, nei tre mesi successivi Symantec ha registrato un aumento di «spazzatura» tra i messaggi di salute e tempo libero (entrambi +3%), vendita di prodotti (+4%) e una diminuzione nelle mail di finanza (-5%) e Internet (-3%). Se la campagna elettorale del neo-presidente statunitense Barack Obama, dall’ottobre 2007 al novembre 2008, è stata una vera manna per gli spammers, con possibilità di sfruttare vari canali (titoli di notizie, video) per superare i filtri, si segnalano novità nelle modalità per quanto riguarda l’approccio alle vittime dei raggiri elettronici o i paesi coinvolti. Ecco ad esempio affacciarsi la Nigeria. La tipica truffa proveniente dal paese africano è quella che avverte l’ignaro utente della rete di una grossa somma di denaro vinta in una lotteria, o grazie ad un’eredità. Gli spammers cinesi hanno invece trovato il modo di consentire a chiunque di poter giocare d’azzardo online senza doversi recare a Macao, unica posto del più grande Paese asiatico dove i casinò sono consentiti. Infine in Russia, dal tentativo di contatto diretto via mail delle Ludmille o Aline si è passati a un nuovo tipo di spam, che invita a contattare un numero telefonico. (Francesco Pauri – ANSA)

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